STORIA DEI PAPI

 



Il cardinale Jorge Mario Bergoglio è dunque il nuovo Pontefice con il nome di Francesco: 76 anni, arcivescovo di Buenos Aires, è il primo Papa gesuita e il primo Papa proveniente dall’America Latina. Per un breve profilo del 265.mo Successore di Pietro, il servizio di Alessandro Gisotti: RealAudioMP3

Umile al fianco degli umili. Sempre. Ieri come sacerdote e vescovo. Oggi come Successore di Pietro. Il primo Pontefice gesuita, il primo con il nome di Francesco è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936 da una famiglia di origine piemontese. Il padre Mario é ferroviere, la madre Regina, casalinga. Fin da giovane il futuro Papa si distingue per la sua semplicità evangelica. Papa Francesco studia e si diploma come tecnico chimico, ma poi sceglie il sacerdozio ed entra nel seminario di Villa Devoto. Quindi, passa al noviziato della Compagnia di Gesù. Compie studi umanistici in Cile e nel 1963, di ritorno a Buenos Aires, consegue la laurea in filosofia al collegio massimo “San José” di San Miguel. A metà anni ’60, il nuovo Papa è professore di letteratura e psicologia nel collegio dell'Immacolata di Santa Fe. Poi insegna le stesse materie nel collegio del Salvatore di Buenos Aires.

Nel dicembre 1969 è, quindi, ordinato sacerdote e nel 1973 fa la sua professione perpetua. A luglio dello stesso anno, Papa Francesco viene eletto Provinciale dell'Argentina, incarico che esercita per sei anni. Impegnato nel dialogo ecumenico, amante della cultura e in particolare della letteratura classica, Papa Francesco dedicherà sempre grande attenzione dei giovani, specie se bisognosi. Nel 1992 un momento fondamentale nella sua vita: Giovanni Paolo II lo nomina, infatti, vescovo ausiliare di Buenos Aires. Il presule viene subito ammirato ed amato dai suoi fedeli per la sobrietà della sua condotta di vita e la giovialità dei suoi modi. Il 28 febbraio 1998, il futuro Papa diviene arcivescovo della capitale argentina e sarà, poi, per alcuni anni anche presidente dell’episcopato argentino. Il Beato Wojtyla lo crea quindi cardinale nel 2001 con il Titolo di San Roberto Bellarmino. Cambiano le sue vesti, cambia il colore dello zucchetto, ma lui non cambia. Non cambia il suo stile pastorale. E’ sempre il pastore della povera gente, voce di chi non ha voce, volto di chi non ha volto. Si reca al lavoro con i mezzi pubblici, mette sempre i poveri al primo posto e confessa nella Cattedrale come un normale sacerdote. Da vescovo e cardinale non ha paura di confrontarsi con le istituzioni quando deve difendere la dignità umana. Ma, al tempo stesso, sottolinea che la Chiesa non deve mai farsi illusioni di grandezza.

Papa Francesco testimonia la sua semplicità evangelica in ogni occasione e in ogni luogo. Porta infatti la sua umiltà anche in Vaticano come quando è relatore generale aggiunto al Sinodo dei vescovi del 2001 o quando, 8 anni fa, partecipa al Conclave che elegge Benedetto XVI. Alla base della sua vita, della sua azione di Pastore, confiderà in un’intervista di qualche anno fa – come del resto alla base dell’esperienza cristiana - non c’è un’ideologia: “C’è lo stupore dell’incontro con Gesù, la meraviglia della sua persona”. Uomo di profonda spiritualità, parlando a un giornalista a proposito dei miracoli, ebbe ad affermare: “Sono d’accordo col Manzoni, che dice: ‘non ho mai trovato che il Signore abbia cominciato un miracolo senza finirlo bene’. Una frase che, adesso, sembra quasi un auspicio per il suo Pontificato appena iniziato.

 

 

 

 

 

 

LA BIOGRAFIA DI JOSEPH RATZINGER



Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, presidente della Pontificia commissione biblica e della Pontificia commissione teologica internazionale, decano del Collegio cardinalizio, è nato a Marktl am Inn (Passau), Germania, il 16 aprile 1927.

Il padre, commissario della gendarmeria, proveniva da una antica famiglia di agricoltori della Bassa Baviera. Trascorsi gli anni dell'adolescenza a Traunstein, venne richiamato negli ultimi mesi del secondo conflitto mondiale nei servizi ausiliari antiaerei.


Dal 1946 al 1951 - anno in cui, il 29 giugno, veniva ordinato sacerdote ed iniziava la sua attività di insegnamento - studiò filosofia e teologia nella università di Monaco e nella scuola superiore di Filosofia e Teologia di Frisinga. Del 1953 è la dissertazione ''Popolo e casa di Dio nella Dottrina della Chiesa di Sant'Agostino'', con la quale si addottorava in Teologia. Quattro anni dopo otteneva la libera docenza con un lavoro su ''La Teologia della Storia di San Bonaventura''.
Conseguito l'incarico di Dogmatica e Teologia fondamentale nella scuola superiore di Filosofia e Teologia di Frisinga, proseguì l'insegnamento a Bonn, dal 1959 al 1969, Munster, dal 1963 al 1966, e Tubinga, dal 1966 al 1969. In quest'ultimo anno divenne professore ordinario di Dogmatica e di storia dei dogmi nell'università di Ratisbona e Vice-Presidente della stessa università.

Intanto già dal 1962 acquistava notorietà internazionale intervenendo, come consulente teologico dell'Arcivescovo di Colonia Cardinale Joseph Frings, al Concilio Vaticano II, al quale diede un notevole contributo. Tra le sue numerose pubblicazioni un posto particolare occupano l'Introduzione al Cristianesimo, raccolta di lezioni universitarie sulla professione di fede apostolica, pubblicata nel 1968; Dogma e rivelazione, un'antologia di saggi, prediche e riflessioni dedicate alla pastorale, uscita nel 1973. Ampia risonanza ottenne pure la sua arringa pronunziata dinanzi all'Accademia cattolica bavarese sul tema ''Perché io sono ancora nella Chiesa?'', nella quale affermava: ''Solo nella Chiesa è possibile essere cristiani e non accanto alla Chiesa''. Del 1985 è il volume Rapporto sulla fede, del 1996 Il sale della terra.
Il 24 marzo 1977 Paolo VI lo nominava Arcivescovo di Munchen und Freising. Il 28 maggio successivo riceveva la consacrazione episcopale, primo sacerdote diocesano ad assumere dopo 80 anni il governo pastorale della grande Diocesi bavarese. Da Paolo VI creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 27 giugno 1977, già del Titolo di S. Maria Consolatrice al Tiburtino, dei titoli della Chiesa Suburbicaria di Velletri-Segni (5 aprile 1993) e della Chiesa Suburbicaria di Ostia (30 novembre 2002).

E' stato Relatore alla V Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi (1980) sul tema: ''I compiti della famiglia cristiana nel mondo contemporaneo'' e Presidente delegato della VI Assemblea sinodale (1983) su ''Riconciliazione e penitenza nella missione della Chiesa''.
Il 25 novembre 1981 è stato nominato da Giovanni Paolo II Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede; Presidente della Pontificia Commissione Biblica e della Pontificia Commissione Teologica Internazionale.
Il 5 aprile 1993 è entrato a far parte dell'Ordine dei Cardinali Vescovi, del titolo della Chiesa Suburbicaria di Velletri-Segni. Il 6 novembre 1998 è stato eletto Vice-Decano del Collegio Cardinalizio. Il 30 novembre 2002, il Santo Padre ha approvato l'elezione, fatta dai Cardinali dell'ordine dei Vescovi, a Decano del Collegio Cardinalizio.
E' stato Presidente della Commissione per la Preparazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, che dopo sei anni di lavoro (1986-1992) ha potuto presentare al Santo Padre il nuovo Catechismo.
Il 10 novembre 1999 è stato insignito della Laurea ad honorem in Giurisprudenza dalla LUMSA. Dal 13 novembre 2000 è Accademico onorario della Pontificia Accademia delle Scienze.
Il 19 aprile 2005 è salito al soglio pontificio con il nome di Benedetto XVI.

Papa Benedetto XVI (scheda)

Città del Vaticano – Papa Benedetto XVI è stato fino alla morte di Giovanni Paolo II Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Presidente della Pontificia Commissione Biblica e della Pontificia Commissione Teologica Internazionale.

Decano del Collegio Cardinalizio, è nato in Marktl am Inn, diocesi di Passau (Germania) il 16 aprile 1927. Il padre, commissario della gendarmeria, proveniva da una antica famiglia di agricoltori della Bassa Baviera.

Trascorsi gli anni dell'adolescenza a Traunstein, viene richiamato negli ultimi mesi del secondo conflitto mondiale nei servizi ausiliari antiaerei. Dal 1946 al 1951 - anno in cui, il 29 giugno, viene ordinato sacerdote ed inizia la sua attività di insegnamento - studia filosofia e teologia nella università di Monaco e nella scuola superiore di Filosofia e Teologia di Frisinga.

É del 1953 la dissertazione "Popolo e casa di Dio nella Dottrina della Chiesa di Sant'Agostino", con la quale si addottorava in Teologia. Quattro anni dopo ottiene la libera docenza con un lavoro su "La Teologia della Storia di San Bonaventura". Dopo aver conseguito l'incarico di Dogmatica e Teologia fondamentale nella scuola superiore di Filosofia e Teologia di Frisinga, prosegue l'insegnamento a Bonn, dal 1959 al 1969, Münster, dal 1963 al 1966, e Tubinga, dal 1966 al 1969. In quest'ultimo anno diviene professore ordinario di Dogmatica e di storia dei dogmi nell'università di Ratisbona e Vice-Presidente della stessa università. Intanto già dal 1962 acquista notorietà internazionale intervenendo, come consulente teologico dell'Arcivescovo di Colonia, card. Joseph Frings, al Concilio Vaticano II, al quale offre un notevole contributo.

Tra le sue numerose pubblicazioni un posto particolare occupano l'Introduzione al Cristianesimo, raccolta di lezioni universitarie sulla professione di fede apostolica, pubblicata nel 1968; Dogma e rivelazione, un'antologia di saggi, prediche e riflessioni dedicate alla pastorale, uscita nel 1973.
Ampia risonanza ottiene pure la sua arringa pronunziata dinanzi all'Accademia cattolica bavarese sul tema "Perché io sono ancora nella Chiesa?", nella quale affermava: "Solo nella Chiesa è possibile essere cristiani e non accanto alla Chiesa". Del 1985 è il volume Rapporto sulla fede, del 1996 Il sale della terra.
Il 24 marzo 1977 Paolo VI lo nomina arcivescovo di München und Freising. Il 28 maggio successivo riceve la consacrazione episcopale, primo sacerdote diocesano ad assumere dopo 80 anni il governo pastorale della grande Diocesi bavarese.

È creato cardinale da Paolo VI nel Concistoro del 27 giugno 1977, già del Titolo di S. Maria Consolatrice al Tiburtino, dei titoli della Chiesa Suburbicaria di Velletri-Segni (5 aprile 1993) e della Chiesa Suburbicaria di Ostia (30 novembre 2002).
È stato Relatore alla V Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi (1980) sul tema: "I compiti della famiglia cristiana nel mondo contemporaneo" e Presidente delegato della VI Assemblea sinodale (1983) su "Riconciliazione e penitenza nella missione della Chiesa".
Il 25 novembre 1981 è stato nominato da Giovanni Paolo II prefetto della Congregazione per la dottrina della fede; presidente della pontificia Commissione biblica e della pontificia Commissione teologica internazionale.

Il 5 aprile 1993 è entrato a far parte dell'Ordine dei Cardinali Vescovi, del titolo della Chiesa Suburbicaria di Velletri-Segni.
Il 6 novembre 1998 viene eletto Vice-Decano del Collegio Cardinalizio. Il 30 novembre 2002, il Santo Padre, Giovanni Paolo ha approvato l'elezione, fatta dai Cardinali dell'ordine dei Vescovi, a Decano del Collegio Cardinalizio.
È stato Presidente della Commissione per la Preparazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, che dopo sei anni di lavoro (1986-1992) ha potuto presentare al Santo Padre il nuovo Catechismo.
Il 10 novembre 1999 è stato insignito della Laurea ad honorem in Giurisprudenza dalla LUMSA.
Dal 13 novembre 2000 è Accademico onorario della Pontificia Accademia delle Scienze.

PAPA BENEDETTO XVI


Il Pontefice intende ispirarsi a San Benedetto da Norcia
Ha voluto chiamarsi come il Patrono d’Europa
Benedetto nacque a Norcia (Perugia) intorno al 480. Compì i suoi studi letterari a Roma, dove rischiò di farsi coinvolgere dalla corrotta gioventù romana e per questo motivo si trasferì con la sua nutrice a Enfide (l'odierna Affile).
Quì compì il suo primo miracolo aggiustando un vaglio in legno. Intorno al 500 si ritirò in una grotta (1) nei pressi di Subiaco dove inizio la vita eremitica. Un monaco di nome Romano gli portava il necessario per vivere.
Fu presto seguito da numerosi discepoli per i quali fondò nella Valle dell'Aniene numerosi monasteri.
Un prete di nome Fiorenzo, invidioso di Benedetto, ne attentò la vita, scampatone, Benedetto si trasferì a Montecassino dove fondò la celebre abbazia.
Poco più di un mese prima della morte Benedetto incontrò la sorella scolastica con la quale ebbe un famoso colloquio.
Si spense il 21 marzo 547. Il corpo è custodito insieme a quello della sorella a Montecassino.
Il 24 orrobre 1964 papa Papa Paolo VI lo proclamò "Patrono d'Europa".
La sua Regola riassume la tradizione monastica orientale adattandola con saggezza e discrezione al mondo latino, aprendo così una via nuova alla civiltà europea dopo il declino di quella romana.
In questa scuola di servizio del Signore hanno un ruolo determinante la lettura meditata della Parola di Dio e la lode liturgica, alternata con i ritmi del lavoro in un clima di carità fraterna e di servizio reciproco.
Nel solco di San Benedetto sorsero nel continente europeo e nelle isole, centri di preghiera, di cultura, di promozione umana e di ospitalità per i poveri e i pellegrini.
La sua memoria, a causa della Quaresima, è stata trasferita dalla data tradizionale del 21 marzo, ritenuto il giorno della sua morte, all'11 luglio, giorno in cui fin dall'alto Medioevo in alcuni luoghi si faceva un particolare ricordo del santo.


PAPA GIOVANNI PAOLO II


Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero» (Matteo 11, 25-30).
La Musica d'ispirazione Cristiana

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